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domenica 28 novembre 2010

E poi ti ritrovi quasi nove mesi dopo e ti accorgi che continui a mancarti, manchi a te stessa, alla tua vita.
Ti accorgi che questo sentimento è ormai sedimentato nel fondo del tuo cuore che anche quando appare felice resta un po' offuscato.
Senti un inquietudine e dai colpa alla tua nuova pelle.
Nulla di ciò che indossavi prima ora ti calza.
Non ti riconosci più, nemmeno nel corpo.
Ti guardi allo specchio e non sei tu, abituata come eri ai tuoi 43 kg , a sentirti chiamare scricciolo, a essere in perenne lotta con te stessa per coprire  le ossa sporgenti che ti facevano sentire poco femminile.
Vivi un paradosso.
Ora che hai quei kg in più, cui prima anelavi, fai a pugni con la tua immagine riflessa nello specchio.
Ti senti ingombrante e grossa, probabilmente più di quanto tu lo sia realmente, che con lo specchio non hai mai avuto un buon rapporto e sai essere spietata quando si tratta di giudicare te stessa.
Vorresti potere valorizzare la tua nuova immagine nascondendo le rotondità di troppo per trovare sintonia con quella che ora sei diventata ma non è facile rifare tutto da capo, non lo è soprattutto se lo stipendio che per due era sufficiente ora, diviso per tre, ti costringe a fare i conti e a pesare ogni minimo acquisto.
Per le voglie non c'è posto, che l' asilo costa e tu non prendi uno stipendio pieno da mesi.
Che le prospettive di lavoro non sono rosee e i risparmi sono finiti.
Poi i pannolini, il latte artificiale, i vestitini, i giocattoli... lui viene prima di tutto e tu ti ritrovi sempre in coda, ogni volta rimandi al mese sucessivo...lo fai da nove mesi.
E poi ti senti in colpa, tanto per cambiare, perchè ti fai condizionare l umore da pensieri così frivoli.
Pensi che in fin dei conti ora esci poco e niente e non certo per eventi mondanI.
Allora ti compri (non senza millemila sensi di colpa e ripensamenti ) un pigiama fichissimo, di raso rosa.
E l 'indomani nevica e fa un freddo cane, la temperatura cala vertiginosamente e tu ti ritrovi ad uscire con la giacca primaverile.
Però c' hai un pigiama fichissimo.
Così bello che non lo metti la sera stessa per paura di "sprecarlo"...che un pigiama così merita una serata tranquilla, un bel libro e la borsa dell'acqua calda a scaldarti i piedi.
E allora aspetterai che venga questo momento da dedicare a te stessa.
Forse stasera, se pescetto vorrà.
E dentro ti senti in stand-by.
Dove sono finiti i tuoi amici, il tuo lavoro, le tue scarpette rosse...dove sei finita tu?
Sei fuori dalle scene da troppo tempo.
La tua vita si svolge in gran parte tra le mura di casa.
Hai voglia di parlare ma quando arriva a casa il tuo compagno spesso è troppo stanco per farlo, altre volte invece sei tu ad essere stanca e vuoi stare in silenzio anche se nella tua  testa continuano a vorticare gli stessi assordanti pensieri.
Non sei caduta in depressione dopo il parto come invece temevi e ora, nove mesi dopo, quando i mesi peggiori sono passati e ti senti più fiduciosa e capace, non sai da dove partire per ritrovare te stessa, per fare pace con quella che sei e goderti pienamente il tuo nuovo ruolo di mamma.