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sabato 23 luglio 2011

Question number one - epilogo-

...CONTINUA...

Quella sera mami&papi si conobbero per bene (!) e dopo essersi conosciuti parlarono ore ed ore e risero tanto.
A mamma pareva di conoscere papino da sempre, con lui si sentiva a suo agio, sicura e bellissima.
Papino, dopo quella sera, tornò altre volte prima di partire per la Grecia.
Poi, i primi di agosto, partì.

Durante la sua assenza mammina capì di essere innamorata e si accorse di non aver sofferto minimamente per la fine della sua lunga relazione con F.S che, dal canto suo, sferrava di tanto in tanto qualche colpo nel tentativo di riportarla a se o, semplicemente, di ferirla.
F.S la derise quando lei gli raccontò che stava frequentando il suo istruttore di scuola guida, le disse che era una sciocca e che era caduta nel classico clichè dell' allieva irretita dall' istruttore marpione.

Mammina difese il suo sentimento dicendo che M. era diverso e che non lo poteva giudicare in base ad un semplice luogo comune, ma dentro di se vacillò, in fondo non lo conosceva da molto ed in quel momento lui era in Grecia con una coppia di amici e una ragazza che gli volevano appioppare.
F.S, o meglio exF.S (Ex Fidanzato ma pur sempre Stronzo) mostrava segni di gelosia, una volta le disse persino che tra una ex-modella 40enne (la Gilda era una donna matura più grandicella di mammina e anche di ex.FS) e una quasi modella 28enne (mammina era magrina e fresca al tempo, ma niente a che vedere con una modella) preferiva sempre la seconda, le disse che la trova radiosa e che aveva le tette un po più grandi ultimamente (F.S non era un mago nel fare i complimenti alle donne, e il significato dellla parola romanticismo gli era del tutto oscuro)
La storia con Gilda-la-troia-40enne non era decollata.
F.S era rimasto a bocca asciutta.
1-0 per mamma.


***



M. durante la sua vacanza scrisse e telefonò a mamma con regolarità, le diceva che stava bene ma che aveva voglia di vederla.
Mamma volava a due metri da terra.
M. finalmente tornò e per prima cosa ancdò subito a trovare mamma.
Fu bellissimo.
Il loro rapporto decollò in fretta.
Mamma durante una delle loro prime uscite volle subito chiarire che, data la sua età e l' epilogo della storia precedente, non aveva tempo da perdere in relazioni immature prive di progettualità (M. era più giovane di lei...ed era un istruttore...exFS le aveva messo il tarlo in testa).
M., stranamente, a quelle parole non scappò ma al contrario le rispose che si riteneva un ragazzo serio e che se la loro relazione avesse funzionato non escludeva l'idea di sposarsi e formare una famiglia.

Un uomo che non scappa davanti ad una quasi trentenne che alla quarta/quinta uscita ti porta a parlare di matrimonio e figli E' decisamnete un ragazzo serio (oppure un pazzo).



Beh, caro pesciolino, di cose poi ne son successe:
 



Il 7 settembre 2005 mammina e papino ufficializzarono la loro relazione (papino le fece la domandona "vuoi stare con me?" in maniera ultraromantica).

Mamma rimase a casa con ex F.S fino a novembre, una mattina raccolse le sue cose e se ne andò.

ExF.S quando rientrò e trovo la casa vuota le mandò un sms in cui le diceva che non trovarla a casa gli aveva fatto un bruttissimo effetto...
mamma non rispose mai a quel messaggio.

ExF.S (proveniente da una famiglia decisamente benestante) non volle raccontare ai genitori di quello che era accaduto, per quel motivo non potè chiedere al padre di prestargli i soldi da ridare a mamma e preferì così mantenere il debito con lei che ogni due mesi lo chiamava per ricordarglielo...morale...gli restituì la cifra (incompleta) nel giro di oltre un anno..e mamma, a quel modo, non fu in grado di risparmiare quanto avrebbe dovuto.

ExFS visse una relazione instabile fatta di lunghi tira e molla con Gilda-la-troia che non portò a nulla.
Di tanto in tanto chiamava mamma e le raccontava gli sviluppi (inconsistenti) e le chiedeva consigli, per poi aggiungere serafico frasi strappalacrime come queste:
- "mi mancano i tuoi sughetti, sono stressato..non mangio più...ho la gastrite...poi torno a casa dal lavoro stanco e sono solo"
mammina burlona gli rispondeva cose del tipo:
- "fatti una cannetta che ti passa tutto!" e riattaccava a cuor sereno per poi andare tra le braccia del suo pensiero bello che era diventato realtà.



A VOLTE QUANDO SI PERDE...SI VINCE.


 



-THE END-

 



si lo so pesciolino, sono un po prolissa...ma la colpa è tua, sei tu che mi hai fatto la domanda...come dici? non mi hai chiesto niente?????????????????????? ma dai, eppure mi sembrava, allora scusami...forse non ti interessava, ma magari ti interessa sapere di quella volta che............................


 







 



 



 




 

venerdì 22 luglio 2011

Question number one (Atto VII)

.....CONTINUA.....


L' sms aveva tono informale ma contenuto formale, il giovane M. ricordava a mammina che a settembre avrebbe potuto ricontattare l' autoscuola per le guide di aggiornamento e la informava sugli orari e il giorno di riapertura della stessa.
Mamma mica era una stupida....un sms inviato a mezzanottte di una domenica di fine luglio è tutto tranne che formale...le guide erano il pretesto che M. aveva usato per riaprire un dialogo tra loro.
Mamma colse l' occasione al volo dal momento che ormai si stava tristemente rassegnando a mollare il colpo dopo una settimana di appostamenti sulla panchina del parchetto e dopo aver constatato che M. non scherzava affatto quando le aveva detto che non sarebbe mai passato a trovarla al lavoro.

A quel messaggio ne seguirono altri.
Mamma seppe che M. sarebbe partito da lì a poco per la Grecia con una coppia di amici e una tipa che gli volevano appioppare (!).
Seppe dove abitava M. (mamma quando ci si mette è peggio di un investigatore privato).
Seppe che M. si era sfidanzato da poco...da molto poco...per l' esattezza aveva lasciato la ragazza
(ndr.  una tipa gelossima che gli aveva pure fatto una scenata quando aveva ricevuto il mazzo di girasoli di mamma....)  la sera in cui le aveva scritto l' sms a mezzanotte...la stessa sera in cui lei (nemmeno un minuto prima) aveva lasciato F.S.

...Se non era (un altro) segno del destino quello.

Nei giorni seguenti mamma si appostò sulla panchina del parchetto, divenne amica del giovane e simpatico barista che lavorava nel bar accanto l'autoscuola che, dopo aver saputo tutta la storia, iniziò ad informarla ogni volta che vedeva M. passare durante una guida, le diceva come era vestito, se era con un ragazzo o una ragazza e quante volte era passato (si lo so, ha un po del maniacale mammina quando si innamora), comprò girasoli che recapitò ad M. in mille modi diversi (a casa, al lavoro, attaccati con un nastro al portone poco prima che lui rincasasse, lasciati di notte sul piazzale dell'autoscuola con un anonimo bigliettino che solo lui potesse facilmente interpretare ), insomma mammina corteggiò M. in mille modi.
Il risultato fu che M. un bel dì, dopo che il loro rapporto epistolare si era fatto sempre più intenso, dopo che si erano scambiati sms ad orari improbabili, dopo tutti i girasoli accumulati...chiese a mammina di uscire a cena.


PANICO!!!!



Mammina a questo mica aveva pensato.
Mammina nonostante tutta l' audacia dimostrata, era (ed è) una timida cronica.

Un cena è un fatto intimo.
Mangiare davanti ad una persona richiede conoscenza e una forte intimità...
mangiare è come fare l'amore, c'è un forte connubbio tra una cena ed un amplesso.
No, non me la sento.


M. rimase alquanto basito a queste parole.
Come prima cosa le chiese se fosse ancora fidanzata e se stesse quindi declinando per quel motivo.
Mammina esitò e tentò di spiegare a grandi linee la situazione, M. sapeva che mamma conviveva da poco nel periodo in cui stava prendendo la patente ma sapeva anche che lei e F.S erano in fase di rottura nell' ultimo periodo, quel che non sapeva era che mammina abitava ancora con F.S. nonostante facessero vite separate.

F.S quando era a casa dormiva sul divano, mamma continuava a cucinare per lui e a stirargli le camicie (senza troppo impegno), mamma aveva detto a F.S che sarebbe tornata ad abitare con il padre (e la madre da cui sperava di essere finalmente fuggita) quando lui le avesse restituito i soldi del mutuo (i suoi unici averi).

M. sembrò accettare la situazione senza molti problemi ma non voleva rassegnarsi al no di mamma e così una sera le rinnovò l' invito.
Fu così che mammina, che di uscire a cena proprio non se la sentiva, lo invitò ad andarla a trovare a casa più tardi perchè quella sera, visto che F.S era partito per lavoro (probabilmente era a Milano  in compagnia di Gilda-la-troia), aveva organizzato una pizza e una lunga sessione di gossip con un paio di amiche.
Inutile dire che M. accettò al volo.

Oh cielo, cosa ho fatto????
chiese mammina , più a se stessa che alle amiche, appena chiuse la conversazione.
E adesso?
Cosa mi metto (eh si, son problemi questi)
Cosa gli dico?
Cosa faccio...lo faccio entrare???


Mamma convenne che sarebbe stato  meglio non farlo entrare, non  stava bene chiamare in casa un ragazzo, che in fondo conosceva pochissimo, a sera tarda.... chissà che idea poteva farsi di lei.
Intorno alle 23.30 M. la chiamò e le disse che stava svoltando nella via.
Mammina, che aveva congedato le amiche e che aveva indossato la maglietta bianca portafortuna che portava anche il giorno dell'esame, si scolò il solito boccetto di Rescue Remedy ed uscì.
 


***
 



M. era bello come se lo ricordava.
Lei era tesissima ma fece del suo meglio per non lasciare trapelare l' ansia e l' agitazione e, poichè la via poco illuminata e priva di panchine non era certamente il luogo migliore in cui ricevere una persona, propose ad M. di fare due passi fino al parco vicino.
Mentre si dirigevano al parco mamma si fece le sue solite mille pare mentali (oh mio Dio..il parco...non lo chiamo in casa per paura che possa interpretare male le mie intenzioni e poi me lo porto in camporella!).
Il parco era semideserto e mamma ed M. si sedettero su una panchina dove parlarono del più e del meno (nonostante fossero entrambi visibilmente emozionati) finchè ad un tratto, senza che mamma facesse veramente in tempo a realizzarlo, si ritrovarono avvolti in un lunghissimo e bellissimo bacio.



- eh si...me lo son portato in camporella...allora tanto valeva entrare, pensò mamma.

A quel punto si alzò un venticello fastidioso che la fece rabbrividire, M. le chiese se non fosse meglio andare da qualche parte al coperto.
Mamma di uscire non se la sentiva...e poi lì al buio della sera si sentiva più al sicuro.
Il vento si fece più insistente.
Mamma dovette cedere.
Dai, andiamo da me...fa freschino qui... - disse alzandosi mentre nella testa si faceva le solite pippe mentali (ecco, adesso me lo sono baciato poi me lo porto in casa.....questo cosa penserà mai???) -
...però ti lego!
Le uscì così...
ma non voleva dire così.
Voleva dire:
..però ti lego così stai fermo e tieni a bada le mani che anche se ti ho baciato non vuol dire che ti ho fatto venire da me a quest' ora per farti entrare in casa a fare le cosacce!
M. la guardò perplesso per un istante...
MI LEGHI??? VA BENE....ALLORA ANDIAMO SUBITO!!!!
- le rispose infine ammiccando.


 







giovedì 21 luglio 2011

Question number one (Atto VI)

...CONTINUA....

Quella mattina FS uscì per recarsi al lavoro senza aggiungere altro.
Mammina telefonò al suo amico-amica del cuore, inforcò la sua bicicletta scassa e senza che se ne rendesse conto in un attimo si ritrovò, guarda caso, nel parchetto antistante la scuola guida dove lavorava M.
Mammina e l' amico amica si sedettero su una panchina e lei si sfogò raccontandogli di FS e, infine, parlandolgi di M e di quanto fosse stato gentile e disponibile e di come si sentisse stranamente attratta da lui, in particolare di come sentisse che nei suoi occhi ci fosse qualcosa di famigliare che però sfuggiva alla sua comprensione.
Mamma sapeva che M. rientrava in autoscuola ogni 20 minuti per fare il cambio guida (il che durava massimo 2 minuti, tempo che un allievo scendesse e il successivo salisse) e così, per vederlo da lontano la bellezza di 10 minuti, passò l'intera mattina appostata su una panchina del parchetto con amico-amica.

La cosa si protrasse per un intera settimana, mammina era in ferie e non aveva una cippa da fare (tra le altre cose).
L'amico-amica di mammina pure.

Nel frattempo le  cose a casa si stavano mettendo male.
Mamma pretendeva che FS si assumesse le sue responsabilità e dimostrasse di avere i coglioni che si vantava di avere, mamma voleva che ammettesse di averla tradita e gli chiedeva dettagli e tempistiche dell' adulterio (si mamma è sempre stata un po masochista) e, soprattutto, si aspettava a quel punto di essere lasciata.
Ma F.S di lasciarla non ne aveva nessuna intenzione.
Si, Gilda la troia era una ex modella sua collega che lavorava nella filiale di Milano e "forse" qualcosa c'era ma lui mica voleva lasciare mammina...che poi chi gliele stirava le camicie per andare da Gilda la troia dal martedì al venerdì?
No, ovviamente non disse questo ma un molto più convincente:

-"no aspetta, io non voglio che ci lasciamo perchè io, FORSE, ti amo ancora" (!)

FORSE???????

- Hai detto forse, ed io di uno che FORSE mi ama cosa me ne faccio? io voglio uno che mi ami senza forse e che me lo sappia dimostrare, anzi...non solo lo voglio...io me lo merito! - gli disse mammina a quel punto.

Si ma io non so, aspetta un attimo...io non voglio! - blaterò F.S spremendo una lacrima che non ne volle sapere di uscire.

- Ci dovevi pensare prima, per quanto mi riguarda puoi pure tornare tra le braccia, o tra le gambe se preferisci, di Gilda la troia. - concluse finemente mammina in tono risoluto uscendo dalla stanza.

Quella sera FS dormì sul divano.
Mammina invece si buttò sul letto e prima di spegnere la luce guardò l'ora sul cellulare.
Era mezzanotte, e da quel momento era ufficialmente single.
Per qualche minuto rimurginò su quanto era accaduto, non sopportava l'idea di aver dovuto prendere lei la decisione di chiudere la storia, non sopportava quel "forse" che le risuonava in testa, non si capacitava del fatto che F.S avesse tranquillamente acceso con lei un mutuo di 30 anni a tasso variabile per l'acquisto della casa in cui vivevano da appena un mese mentre 4 giorni a settimana si sollazzava nella MIlano da bere con aperitivo, giacca e cravatta inamidate (alla perfezione, che mammina è una precisa) e Gilda la troia a fargli compagnia.
Più ci pensava e più mammina sentiva lo stomaco attorcigliarsi e la rabbia salire.
Ad un certo punto si impose di smettere di pensarci.

-" devo pensare a qualcosa di bello....."
mammina lo faceva spesso di mettersi a letto e pilotare i pensieri che poi spesso, quando scivolava nel sonno, diventavano sogni.
Quella sera decise che avrebbe sognato M.
- "sarà lui il mio pensiero bello...."
pensò tra se e se mentre si preparava ad inventare una storia che la vedesse protagonista con M....ma non fece in tempo poichè venne interrotta da un sms.

- " E adesso chi è? ma non era mezzanotte? chi mi scrive a quest' ora di domenica??????...che palle non si può nemmeno sognare in pace...."

Mamma allungò la mano e prese il cellulare sul comodino.
Sul display del suo telefono compariva il nome del mittene.......era M (anzi: M! ....così infatti aveva memorizzato il suo numero quando lui l'aveva chiamata per ringraziarla dei girasoli).

Il suo pensiero bello si era palesato con un tempismo perfetto.
Se non era un segno del destino quello.


..CONTINUA...








martedì 19 luglio 2011

Question number one (Atto V)

...continua...

Dopo la telefonata mammina restò un paio d'ore inebetita con sguardo assente ed espressione da triglia e si rese conto che, essendo lei fidanzata fedele (per la prima volta) da ben 4 anni, la cosa non era del tutto "normale".
Quella notte mammina pensò molto e capì che la sua mente aveva semplicemente bisogno di pensieri leggeri, puliti, positivi, freschi.
F.S nell' ultimo periodo era ancor piu assente di sempre, senza contare che il suo lavoro lo teneva lontano da casa 4 giorni a settimana e mamma si era abituata troppo a stare senza di lui, mamma non è fatta per i rapporti a distanza, lei è un animaletto da compagnia e il suo amore lo vuole accanto.
FS ormai per lei era quello che le dava 6 camice a settimana da lavare e stirare, il tipico uomo manager che fuori si mostra brillante e fighissimo e tra le mura domestiche ha invece il carisma di un ameba, era zero dolcezza, zero dialogo, zero interessi (a parte gli amici, i suoi), zero punti in comune.


PERCHE MAMMINA STAVA CON F.S.??? - ti chiederai a questo punto.

Perchè lui l' aveva presa per sfinimento, aveva avuto costanza, le era stato vicino quando era finita la storia precedente di mammina e lei era finita a colloquio con uno psicologo, aveva fatto l' amico, l' aveva convinta...e all' inizio non era nemmeno tanto stronzo..lo era diventato quando aveva trovato un nuovo lavoro (tramite conoscenze) che lo obbligava a vestirsi in giacca e cravatta.
Prima era un collega di mammina.
Un semplice commesso di videoteca.
Dopo era un manager.
Era superiore a lei, aveva acquistato prestigio.
Agli occhi di mamma, però, ne perdeva ogni giorno.

F.S. in quel periodo era scostante e mamma rizzò subito le antenne.
Una mattina, mentre andavano insieme dal dentista, squillò il cell di lui e mamma lo afferrò istintivamente per passarglielo ma fece giusto in tempo a leggere il numero che lui glielo strappò di mano, in maniera TROPPO concitata, dicendo di non sapere a chi appartenesse e lo spense.


Mamma non è stupida.

Lui forse sperava di si.
Il giorno dopo mamma aspettò che lui si infilasse nella doccia e sbriciò il telefono di F.S (si lo so che non si fa, ma sticazzi).


... va beh, questo blog te lo farò leggere, se vorrai, solo quando sarai adulto e  le parolacce le conoscerai già da un pezzo....al limite ti sorprenderai nell' apprendere che tua mamma parlava come una scaricatrice di porto.

Come da manuale ecco là un sms inequivocabile (se una certa Gilda chiamasse "amo" il vostro fidanzato voi riterreste la cosa un equivoco????) inviato dal numero che mammina aveva visto il giorno precedente e che aveva facilmente memorizzato perchè, prefisso a parte, era UGUALE al numero di suo papà (anvedi un po il destino e le sue coincidenze...).
Mammina aprì la porta del bagno furiosa e sbottò con un :


- "chi cazzo è Gilda...una con un nome meno da troia non te la potevi trovare...STRONZO!"-


(chiedo scusa a tutte le Gilda che dovessero passare di qui, non credo saranno molte comunque, capitemi..erano le sette di mattina e avevo appena saputo di essere cornuta).

F.S., che si meritò tale nomea da quel momento, con una faccia tosta da guiness tentò di convincere mamma che "aveva capito male"....ci provò seriamente...ci mise impegno..disse che Gilda-la-troia era una collega di Milano e che "amo" era per lei un intercalare...come si usa a Roma...solo che lei era di Milano...chiaro no? (!).

Ripeto, mamma non è stupida.


....CONTINUA....

 



***




 



Oggi alle 17 ci hanno dimessi.
Pesciolino ha mangiato un po del suo piatto preferito (tortelli verdi) e ha bevuto il suo solito biberon di latte serale.
Ha riacquistato vitalità e l' aspetto è decisamente più sano.
Sono più serena.
Tornerà quello di sempre, con un po di pazienza.
La buona notizia è che in questa settimana ho perso gli ultimi 2 kg in eccesso e sono tornata al peso pre-gravidanza
...anche se millemila volte più flaccida e con la panzetta.
Ma fa niente.
Vestita faccio ancora la mia porca figura.
Tsè.


 

mercoledì 13 luglio 2011

Question number One (IV ATTO)

...CONTINUA....


Una volta fatti recapitare i fiori mamma pensò di archiviare quella bella conoscenza e prendere in mano la sua vita con fidanzato stronzo e vedere di far prendere alle cose una piega migliore.
Fidanzato stronzo in quel periodo era un po scostante e latitante ma del resto non era mai stato un tipo affettuoso e dai grossi slanci emotivi, lui era solito stordirsi con la sua cannetta alla sera e perdersi in quel limbo sottile tra la veglia e il sonno...ed era così che viveva tutta la sua esistenza...il suo motto era "voglio stare sereno..." e lo era, nulla poteva scuoterlo, niente lo toccava davvero..una volta mammina provò persino a lanciargli un bicchiere di coca-cola ma l'unica traccia che lasciò il suo malsano gesto fu una macchia brunastra sulle tende celesti della cucina.

Arrivò il suo secondo giorno da patentata senza che mamma pensasse anche solo un secondo di provare a guidare, del resto non era automunita e F.D (fidanzato stronzo) non era minimamente intenzionato a prestarle la sua.
Nel tardo pomeriggio, mentre mamma si trovava in macchina con la sorella (no, non stava guidando lei), le suonò il cellulare...numero sconosciuto...era M., se lo sentiva, o forse semplicemente lo sperava.
Presa dal panico fece rispondere alla sorella che disse a M. (eh si,era proprio lui) di richiamare perchè mammina aveva dimenticato il tel a casa sua all' ora di pranzo e l'avrebbe potuto recuperare solo verso sera.
Mammina, ansiosa come era (ed è), andò subito nel pallone...M disse che avrebbe richiamato e lei da quel momento in poi non fece altro che ripetersi mentalmente frasi che le sembravano sempre troppo sciocche o banali e che le uscivano di bocca in maniera troppo artificiale.
Durante l'attesa mamma si scolò l'ultima boccetta di Rescue Remedy all'alpina e si fece una doccia per rendersi un attimino presentabile (!).
Alle ore 19.00 circa F.S rientrò a casa.
Alle ore 19.05 circa il telefono di mammina squillò.
Mammina corse in giardino e rispose con finta naturalezza.
M. le disse di aver ricevuto uno splendido mazzo di fiori e di aver intuito, per esclusione, che la mandante potesse essere lei.
Mammina confermò e disse che non aveva firmato volutamente perchè non desiderava un ringraziamento per il gesto in quanto le era venuto istintivo ringraziare e in quei tre puntini di sospensione erano racchiuse tutte le ragioni che a parole non era possibile spiegare.

( M sapeva che mammina era spaventata dalle auto e dalla velocità e spesso, per scioglierla e farla scontrare con questa sua paura, la faceva guidare in tangenziale in modo che fosse costretta ad guidare ad una velocità piuttosto sostenuta....  ' tacci sua...).

M. le chiese se avesse intenzione di fare altre guide e mammina gli rispose che ne sentiva il bisogno perchè a casa non aveva modo di esercitarsi, fu così che si accordarono che mamma a settembre avrebbe ricontattato l' autoscuola per poter fare qualche guida in più con lui o con chi fosse disponibile in quel periodo.
Fine.
Mammina rientrò in casa con l'ansone, durante la telefonata aveva percorso km facendo avanti e indietro in giardino per tenere a bada la tensione, e con un sorriso stampato in faccia che persino F.S non riuscì ad ignorare.

(Devi sapere che F.S in quei giorni era sotto osservazione perchè mammina, che in quanto a sesto senso è decisamente pericolosa, aveva il sentore che ci fosse qualcosa (o meglio qualcuna) nell'aria e per metterlo alla prova stava cercando di tastarne la gelosia e il livello di attenzione per ciò che la riguardava.
In quella occasione FS ebbe solo un lieve sussulto tra il primo e il secondo tiro di canna).



.....CONTINUA....



NDR
si lo so, è una storia lunghissima ed io la racconto a piccolissime dosi...ma il tempo è poco, e Pesciolino mio in questi giorni è a pois (quinta o sesta malattia, bocca-mani-piedi...insomma una roba del genere) ed assorbe il pochissimo tempo che mi rimane perchè neccessita di coccole extra!!!
Ma prima o poi la finisco questa storia... che ormai a Via col vento le fa un baffo...giuro!

martedì 12 luglio 2011

Question number one (III ATTO)

...CONTINUA...

Era così giunto il momento di salutare M, l' istruttore paziente e gentile che, alla fine, si era rivelato l' istruttore perfetto per una personcina un tantinello ansiosa come la tua mamma.
"Posso darti un bacio per ringraziarti?" - gli chiese lei senza neanche pensarci.
Lui acconsentì e le disse di esercitarsi nella guida e di non mollare, lei gli rispose che avrebbe voluto fare altre guide per acquisire maggior sicurezza, lui lei rispose a sua volta che non era necessario e che poteva guidare con il suo amorevolissimo fidanzato-stronzo, lei sorrise sarcastica e lo informò che fidanzato stronzo non aveva tempo da perdere con lei e queste frivolezze, che lui era un uomo impegnato e soprattutto poco paziente.
L' istruttore M a quel punto le disse che, eventualmente, avrebbe potuto ricontattare l'autoscuola per fare altre guide quando lo  avesse ritenuto più opportuno.
Mammina si accorse che l'idea di non vedere più M le dispiaceva un tantinello ma mise a tacere l' inconscio non più così inconscio e se ne andò.

NDR durante la conversazione mammina buttò lì con nonchalanche all' istruttore M una roba del tipo
- "beh, dai..vienimi a trovare...sai dove lavoro.."
(mammina all' epoca lavorava in una videoteca e durante le guide ne aveva parlato con M.).
M. la gelò con una risposta crudissima che mamma impacchettò e portò a casa non senza avergli dato prima, mentalmente, dello stronzo (ma mica stronzo come il suo fidanzato-stronzo...mammina intendeva un altro genere di stronzo) che faceva più o meno così:
-"no sai, in quel posto non torno più..ci sono stato una volta e, a parte che non avete una cippa di minchia, ricordo che una tua collega stronza mi aveva pure trattato male!!".


(in seguito si seppe che la collega stronza in questione altri non era che la collega non-amica di mammina dal super-ego sconfinato e dalla faccia come il culo che nel frattempo aveva incolpato l 'autoscuola di averla fatta bocciare immeritatamente per spillarle soldi e che la mamma aveva quindi pubblicamente disconosciuto).


***



Dopo l'esame mammina andò a casa, accompagnata da un amico, e telefonò subito al padre per dargli la bella notizia.
Il padre esultò con lei e le disse, per la prima volta in vita sua, che era sicuro che ci sarebbe riuscita e la fece sentire per una volta orgogliosa di se stessa.



Il giorno dopo l' esame mamma andò (in bicicletta) da un fiorista, prese un mazzo di girasoli e un bigliettino bianco sul quale scrisse solo un grazie seguito tra tre puntini di sospensione, e lo fece recapitare a M.
 



...CONTINUA....